Carissimi, perdurando lo stato di straniamento dalla realtà del mio collega di blog luca martinello, che non solo non pubblica niente ma manco censura le mie pubblicazioni in alcun modo, io sciallo continuo la tragicomica narrazione degli eventi.
Vado perciò a rendere noto al mondo che ho partecipato ad un party in gonna, nel senso che anche i maschi avevano la gonna. Gli altri burini si sono limitati ad un look quantomeno discutibile, a metà strada fra una velina e un transessuale. Avrei potuto piegarmi anch'io alla banalità di chiedere una gonna in prestito ad una donna ma NO!
Mi sono invece adornato del tradizionale costume della mia nebbiosa terra, che pur essendo una gonna fa trasparire tutta la virilità che mi è propria, e con passi decisi mi son addentrato nel cuore della festa, bardato del mio kilt fatto in casa.
Il kilt in realtà era la coperta di un mio vicino di stanza, il borsello e il papillon sono un altro prestito, la giacca è mia. Bello vero?
Erano tutti talmente presi dal mio super kilt fatto in casa, che nessuno si è ricordato di dirmi, se non una volta dentro, che per chi non viveva all'International House, il costo era DIECI dollari. E che faccio, se son già dentro e ho solo sei dollari, come pago? Insomma ho ballato assai, e poi sono uscito senza pagare. Ecco qualcuno dirà "Il solito italiano"! Avete ragione, abbiamo o non abbiamo fantasia, nel Bel Paese?
giovedì, settembre 29, 2005
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