sabato, ottobre 01, 2005

San Francisco e i figli dei fiori

E qua mi tocca fare tutto a me! Per fortuna che non ho nessuna voglia di studiare... Allora cosa vi racconto? Mah, visto che non ho ancora detto niente di San Francisco, ma parliamone! Corredato di tante foto, vado a descrivere la capitale della bay area...
La caratteristica principale della città deriva dal genio urbanista che ha pensato bene di prendere lo stesso tracciato di strade di, che so, Manhattan, e di catapultarlo sopra una penisola collinosa.
Il risultato è tutto nelle foto seguenti! I poveri turis
ti (e stupidi, visto che l'autobus -ho scoperto nella mia seconda visita alla città- costa solo 1,50 $ per circa cinque ore) sono costretti a scalate improbe, ma in cima alle colline la vista è impagabile...
Come ogni città americana, ha i suoi grattacieli, il più alto è la Transamerica pyramid, edificio di dubbio gusto architettonico ma di sicuro impatto sullo skyline della città. Alta 260 m, rimarrà impressa nella mia retina più che altro perchè riprodotta sulla copertina del mio libro di Dinamica delle Strutture. Ah, la sismica! A parte tutto ciò, un'altra bellezza strutturale di San Francisco è il Golden Gate bridge, assai più vecchio e maestoso di qualsiasi grattacielo, che incornicia in maniera superba lo stretto omonimo. Una vista da togliere il fiato, con tutte le vele che solcano le acque della baia...
Che altro dirvi della città? L'atmosfera che si respira è quasi gioiosa, la gente sembra molto rilassata, e ci sono perfino delle cose ANTICHE! Ebbene sì, delle casette vittoriane che hanno centocinquant'anni! Smettetela di ragionare da europei, e pensate a quanta storia c'è, per un americano! In più il fatto che sono in cima ad una collina, e si vedono tutti i grattacieli sullo sfondo del panorama, genera automaticamente una vista da togliere il fiato! In cima a questa collina (scalata sempre a piedi, mi raccomando) oltre alla vista meravigliosa, abbiamo visto un gruppo di vicini di casa intenti ad un barbeque (a cui ci hanno invitato, così. americani!) all'ombra di un enorme pallone gonfiabile a forma di gorilla. Non scherzo, guardate la foto!
Insomma non so se è chiaro che la città mi è piaciuta molto. Ovviamente abbiamo visitato mille altri luoghi degni di lunghe descrizioni, come Lombard St. (la strada più ripida del mondo, e perfino gli americani scoprono i tornanti, e l'ho fatta tutta a piedi!); oppure il pier 39, "molo" pieno di negozi superturistici da cui si gode una meravigliosa vista della baia con l'isola di Alcatraz in primo piano; il quartiere italiano (pizza spaghetti mandolino mafia, ma non troppo) dove improbabili ristoranti italiani servivano improbabili pizze a ignari turisti; Chinatown (una telecamera a trenta dollari. E' scavata da un mattone o funziona?); non dimentichiamo Japantown, altra ricca e attiva comunità asiatica. E i segnali nei quartieri sono veramente in doppia lingua! In effetti qui nella Bay Area sono moltissimi gli statunitensi di origine asiatica, per cui si vedono occhi a mandorla a carrettate, i cui proprietari nella maggior parte dei casi parlano solo americano stretto.
Per ora credo sia tutto, corro
a finire i compiti per casa... evviva l'università americana, che ti fa sentire adulto e responsabile!

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